SEZIONE SINDACALE: AIO
Storia dell'associazione
L'Associazione Italiana Odontoiatri viene fondata a Roma nel 1984 dai neolaureati in Odontoiatria Italiani.
Il corso di laurea in Odontoiatria è stato istituito nel 1980 e gli studenti di Odontoiatria di allora sentirono l'esigenza di fondare una associazione a livello nazionale che li rappresentasse di nome AISO (Associazione Italiana Studenti di Odontoiatria), per far fronte agli enormi problemi organizzativi e di identità culturale che i nuovi studenti di Odontoiatria dovevano affrontare agli albori del corso di laurea.
Dopo il conseguimento del diploma i problemi non erano finiti e i neolaureati si trovarono a dover affrontare degli ostacoli pressoché insormontabili, infatti la situazione per l'Odontoiatra era questa:
- L'Odontoiatra NON poteva esercitare la professione poiché mancava la legge che istituiva la professione Odontoiatrica e l'abilitazione professionale per gli stessi.
- L'Odontoiatra non sapeva se in realtà avrebbe potuto mai esercitare l'Odontoiatria come specialista di una branca della Medicina o se sarebbe stato identificato come una figura paramedica limitata e in rapporto di sudditanza dal laureato in Medicina.
- L'albo professionale dei Medici Chirurghi NON voleva che i laureati in Odontoiatria vi si iscrivessero.
- L'Odontoiatra NON era riconosciuto nel S.S.N. e perciò non poteva inserirsi nelle graduatorie per la specialistica e non figurava nei concorsi Ospedalieri e Universitari
- NON esistevano scuole di specializzazione post-laurea aperte ai laureati in Odontoiatria.
- L'Odontoiatra nella Europa della libera circolazione era il Laureato in Odontoiatria, in Italia si tentava di NON riconoscerlo e di dare la patente solo al Medico.
- L'Odontoiatra, anche potendo lavorare, NON aveva nessuna copertura previdenziale e pensionistica
- L'Odontoiatra nel 1984-85-86 NON veniva accettato nell'Associazione Medici Dentisti Italiani (allora AMDI, oggi ribattezzata ANDI ma diretta sempre dalle stesse personalità) in quanto non in possesso della laurea in Medicina e chirurgia.
Purtroppo per scarsa esperienza, difficoltà di comunicazione e poca divulgazione delle finalità della nuova Associazione, nonché qualche errore di percorso dettato dall'eccesso di entusiasmo ad affrontare la nuova realtà, il numero degli iscritti all'AIO non ha mai trovato la stabilità e l'importanza che secondo noi gli spetta, per rappresentare veramente tutti coloro per cui è nata.
Nonostante le limitate risorse, la valenza dei personaggi che disinteressatamente si sono prodigati per gli interessi di tutti, ha portato ad enormi conquiste per il laureato in Odontoiatria e per l'esercente esclusivo della professione, che oggi vengono considerate logica normalità.
Nella sezione storia troverete elencate alcune di queste tappe fondamentali che hanno visto l'AIO come interprete propositivo principale.
Storia dell'associazione
- 1984: l'Associazione Italiana Odontoiatri viene fondata a Roma dai neolaureati in Odontoiatria Italiani
- 1985: dopo un anno dal diploma dei primi laureati in Odontoiatria, viene approvata la legge della Professione di Odontoiatra, e dell'esame di stato per gli Odontoiatri, che finalmente possono iniziare ad esercitare. Naturalmente nella legge, ci sono dei punti che non ci accontentano come la possibilità per il medico di ottenere la doppia iscrizione(due albi), la sanatoria per i non specialisti, la semplice annotazione per gli specialisti medici e l'assoluta mancanza di previsione previdenziale per gli Odontoiatri.
- 1986: anche gli Odontoiatri vengono inseriti nelle graduatorie regionali per la specialistica ambulatoriale ed esterna, però il medico specialista in Odontostomatologia parte con un punteggio base di 3,50 punti in più(l'AIO è assolutamente contraria a questa disparità)
- 1987: vengono aperte le prime scuole di specializzazione per i laureati in Odontoiatria, la specialità di Ortognatodonzia di Cagliari è una delle prime in Italia. Poi verranno istituite anche le specialità in Chirurgia Orale.
- 1988: la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri spinge una legge (n.471) per sanare, all'Italiana, anche i medici che si laureeranno nei prossimi anni e consentirgli l'esercizio dell'Odontoiatria pur senza specializzazione. L'AIO intenta una causa contro tale legge sia in sede Italiana che Europea.
- 1989: l'AIO chiede che l'Odontoiatra venga inserito nell'ENPAM per usufruire di una copertura Pensionistica-Previdenziale. L'ENPAM accoglierà gli Odontoiatri dal 1 gennaio 1995.
- 1990: l'AIO spinge ed ottiene un decreto ministeriale con il quale si riconosce ai fini concorsuali il titolo di Laureato in Odontoiatria e viene equiparato anche come punteggio concorsuale al diploma di specializzazione in Odontostomatologia. Molte ASL continuano però a bandire concorsi di assistente ospedaliero nella branca Odontoiatrica solo per i laureati in Medicina e Chirurgia, perciò l'AIO(senza l'appoggio di nessun altro sindacato) si trova costretta a ricorrere in ogni sede concorsuale con notevole dispendio di energie economiche e mentali.
- 1991: l'AIO che si batte sempre per semplificare le pastoie burocratiche per l'Odontoiatra propone su scala nazionale un protocollo per lo smaltimento semplificato, previa sterilizzazione, dei rifiuti sanitari e si batte per abbattere i costi di smaltimento al massimo (altri sindacati, nel contempo, creano cooperative di servizi con costi di smaltimento da nababbi).
- 1992: si chiudono le scuole di specializzazione in Odontostomatologia per i Medici, come da più tempo l'AIO chiedeva alle sedi istituzionali, per ottemperare alle normative comunitarie e non continuare a creare, inutili, doppioni.
- 1993: viene proposta dalla FNOMCeO la legge per un nuovo Ordine degli Odontoiatri, l'AIO si batterà con tutte le forze contro la proposta di aprire un Ordine con iscritti anche nell'Ordine dei Medici e perciò figure dicotomiche, in contrasto con l'unicità della professione e con lo stesso Ordine degli Odontoiatri. Viene creata, dopo una lunga pratica inoltrata dall'AIO, la figura di Ufficiale Odontoiatra nell'Esercito, fino ad oggi chi si laureava in Odontoiatria, non aveva la possibilità di fare un corso allievi Ufficiali per fare il servizio di leva, né affrontare una carriera militare.
- 1994: continua la battaglia sull'Ordine che assorbe la gran parte delle forze AIO, perché rappresenta la possibilità di sopravvivenza del dentista serio ed esclusivo. L'AIO ricorre contro la legge che istituisce la professione di Igienista Dentale poiché con un articolo molto dubbio sembra venga data loro la facoltà di lavorare in proprio senza la supervisione di un Odontoiatra - Medico. Dopo qualche anno vincerà la causa.
- 1995: viene condannata l'Italia dalla corte della Comunità Europea per la legge 471/88 in seguito alla causa inoltrata dall'AIO sei anni prima. Anche con questa arma si riesce a bloccare la proposta di legge "scandalo" sul nuovo Ordine degli Odontoiatri.
- 1996: viene siglato un nuovo contratto per le assistenti alla poltrona dopo una lunga trattativa e moltissime ore di lavoro, svolto dall'AIO , l'ANDI e i sindacati delle assistenti. Alla fine l'ANDI con un colpo di mano se ne vuole accaparrare tutti i meriti e i vantaggi.
- 1997: vengono promossi, in tutta Italia, dall'AIO i corsi per la formazione dei datori di lavoro e dei dipendenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro, come vuole la legge 626. I corsi vengono fatti per dare un servizio agli Odontoiatri e perciò abbattendo al massimo le spese. Altre organizzazioni effettuano dei corsi molto costosi , individuando in essi un ulteriore fonte di lucro.
- 1998: L'AIO si batte perché, l'applicazione della 93/42 sui dispositivi medici su misura, non riguardi il settore odontoiatrico, ma soprattutto perché venga salvaguardato l'atto medico che non consiste nella semplice "consegna di un dispositivo". Ottiene che il modulo di conformità lo rilasci solo il sanitario al paziente. Il senato licenzia la legge sul neo-ordine degli Odontoiatri annullando(per la prima volta) la doppia iscrizione, contemporanea, dei laureati in Medicina. Come richiesto dall'AIO, in tutte le sedi, da dieci anni a questa parte.
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